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Evento hanami

Cultura > Società giapponese
HANAMI ALL'ORTO BOTANICO DI ROMA

Anche quest'anno il Museo Orto Botanico Sapienza Università di Roma in collaborazione con Festival del Verde e del Paesaggio ha organizzato un bellissimo evento in 2 giorni per celebrare la fioritura dei ciliegi: hanami 花見 (lett. guardare i fiori = ammirare i fiori di ciliegio).

Hanami all’Orto Botanico 12 – 13 aprile 2025, link qui

In Giappone, tra fine marzo e aprile, quando i ciliegi sono in fiore, le persone si riuniscono nei parchi per ammirare i ciliegi in fiore, fare picnic e festeggiare la bellezza della primavera.

  • Noi di Tondo Rosso saremo presenti con le nostre Maestre di calligrafia sia sabato che domenica h. 11.00-13.30; h. 14.30-17.30 per scrivere il vostro nome o una parola evocativa in calligrafia giapponese shodō 書道

Il termine giapponese shodō è spesso tradotto come "il modo della scrittura artistica o della bella scrittura" o come "l’arte della calligrafia tradizionale giapponese". Ma è molto più di questo. La pratica dello shodō non è la semplice pratica dello scrivere qualcosa a mano in modo elegante e raffinato affinché ogni parola sia unica e piacevole alla vista. Racchiude una profonda esplorazione dell’espressione artistica radicata nella cultura giapponese. È una vera e propria arte.

Il termine shodō quindi significa "via della scrittura", dove 書 sho indica "la scrittura" e il carattere 道 dō è tradotto come "via, percorso". Sottolinea la pratica di un’arte che richiede un impegno costante e che assume le caratteristiche appunto di un "percorso". Tale via conduce il praticante, tramite un perfezionamento tecnico, soprattutto ad un affinamento interiore. L’artista crea un’opera d’arte con un pennello di bambù, inchiostro e carta, dove egli trasferisce armonia e bellezza. Quindi, non si tratta solo di bella calligrafia, ma anche di tracciare dei tratti trasferendo in essi la forza dell’artista e del suo spirito.
Lo shodō nella cultura giapponese
Lo shodō ebbe origine in Cina e sviluppò tutte le sue forme base entro la fine della dinastia Han nel 220 d.C. Fu poi introdotto in Giappone durante il VI secolo d.C. Si dice che lo shodō abbia guadagnato popolarità quando il buddismo fu introdotto in Giappone dalla Cina e i caratteri cinesi furono usati per copiare i mantra buddisti. Questa trascrizione di caratteri, nota come shakyō, era considerata una forma di meditazione e la pratica portò alla diffusione della calligrafia all’epoca. Nel profondo, la filosofia dello shodō trae ispirazione dal buddismo zen, sottolineando il ruolo fondamentale della consapevolezza e della concentrazione. Queste qualità essenziali sono fondamentali per la pratica della calligrafia e risuonano profondamente nel regno della meditazione.
Durante il periodo Edo, gli insegnamenti del bushidō, o la via del guerriero, ponevano la stessa enfasi sullo shodō e sulla letteratura come sulla guerra e sulle tattiche. Si credeva anche che lo shodō fosse un’espressione diretta della vera natura dello scrittore; in altre parole, i personaggi e lo scrittore diventavano una cosa sola.

Lo shodō svolge un ruolo molto importante in Giappone, dove i suoi caratteri sono considerati dotati di una sorta di potere spirituale. In Giappone, la pratica di scrivere caratteri con pennello e inchiostro è parte integrante da secoli. Originariamente considerata essenziale per comprendere la letteratura classica e le credenze buddiste, si è evoluta in un mezzo per sviluppare la disciplina mentale.

Oggi, molti praticanti vedono lo shodō come un’attività terapeutica e meditativa, che offre un modo per rilassarsi e raggiungere la concentrazione manipolando un semplice pennello di bambù. Ogni carattere diventa un’espressione unica, plasmata da aggiustamenti di pressione, angolazione del pennello, velocità del tratto e flusso di inchiostro. L’arte si estende oltre la trasmissione del significato attraverso il linguaggio; incapsula l’emozione e riflette lo spirito dello scrittore, creando un’armoniosa miscela di estetica giapponese e arte linguistica.


  • Noi di Tondo Rosso terremo, inoltre, una conferenza sulla poesia haiku, domenica 13 aprile h. 16.00 in Arancera, Museo Orto Botanico di Roma

Lo haiku, poesia tradizionale che si è sviluppata in Giappone a partire dal XVII secolo, conta ancora oggi in patria migliaia di estimatori e poeti affiliati ad innumerevoli scuole. La sua brevità – soltanto diciassette sillabe – e l’apparente facilità delle regole che lo governano, lo rendono accessibile anche ai poeti occidentali che, a partire da Ungaretti per arrivare a Zanzotto, Silvio Ramat, Valentino Zeichen o Bianca Maria Frabotta – solo per citarne alcuni – non hanno esitato a cimentarvisi.

Una semplicità fittizia: in realtà, oltre alla divisione fissa delle sillabe secondo un ritmo che vede 5 sillabe nel primo verso, 7 nel secondo e 5 nell’ultimo, una pausa nel ritmo e una parola che indichi la stagione – condizioni senza le quali non si può parlare di haiku classico – questa piccola poesia mantiene in sé la capacità di ricollegarsi a fenomeni universali travalicando l’immagine o la scena che ci presenta.

A guidarci tra le trame di questa forma poetica, la nostra professoressa Cristina Banella, traduttrice, ricercatrice ed insegnante di lingua giapponese.

Cristina Banella ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Roma ‘La Sapienza’ con una tesi comparatistica sullo haiku moderno e premoderno. Oltre ai suoi lavori di ricerca sullo haiku e sulla poesia italiana, contribuisce con i suoi articoli alla rivista d’arte Pioggia Obliqua. Ha inoltre tradotto in giapponese l’opera di Donatella Bisutti "Duet of Water". Attualmente continua ad affiancare all'attività di insegnamento della lingua giapponese quella di ricerca sullo haiku del Novecento, concentrandosi in particolar modo sul fenomeno della nascita dello haiku femminile in Giappone.

Informazioni pratiche

Le attività proposte sono gratuite e si prenotano direttamente sul posto. Tuttavia, per accedere all'Orto Botanico di Roma è necessario acquistare un biglietto d'ingresso di €12 a persona. Link qui

Orari di apertura: 9:00 – 18:30
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