La prima festa dell'Estate
Cultura > Società giapponese
Tanabata 七夕
La prima festa dell'estate è Tanabata, la festa delle stelle (lett. la settima notte) e si festeggia il 7 luglio. È un giorno in cui si rievoca una storia romantica, prima tramandata alla Corte Imperiale giapponese dalla Cina e dalla Corea e poi divenuta popolare tra la gente comune. Si tratta dell'incontro tra due stelle Hikoboshi 彦星 (il Bovaro ossia la stella Altair) e Orihime 織姫 (la Tessitrice, la stella Vega) che avviene una volta all'anno su un ponte lungo la Via Lattea. Essi si amano ma sono separati dalla Via Lattea e possono incontrarsi solo una volta all'anno, appunto la notte di Tanabata (il 7 luglio secondo il calendario lunare) quando il cielo è sereno.
Per propiziare il bel tempo, la gente appende ai rami di bambù biglietti con il nome delle due stelle, i bambini a volte vi esprimono i loro piccoli desideri e cantano canzoncine tipiche di Tanabata.
La festa, che ha avuto origine presso la Corte nell'Epoca Nara (710-784), si diffuse tra il popolo nell'Epoca Edo (1603-1867). Attualmente, con il calendario solare, questa festa cade sempre durante la stagione delle piogge. Si credeva che i desideri espressi in questo giorno sarebbero stati esauditi; nei giardini e anche in altri luoghi, le persone collocavano steli di bambù con foglie ai cui rami venivano attaccati foglietti di carta in cui si scrivevano i desideri. Anche oggi, in questo giorno, i giapponesi scrivono i propri desideri sui tanzaku 短冊 (lunghe strisce di carta) e li usano per decorare rami di bambù. Questa usanza si diffuse a partire dal periodo Edo attraverso i terakoya 寺子屋 (scuole presso templi buddisti), le scuole dei bambini del popolo.
Oggi, le feste Tanabata si celebrano in numerosi luoghi del Giappone. Alcune feste tra le più conosciute hanno luogo presso il Santuario Kitano Tenmangū (北野 天満宮) a Kyoto, presso il Santuario shintoista Kotohiragū (金刀比羅宮), conosciuto anche come Santuario Konpira che si trova presso la Prefettura di Kagawa (香川県 Kagawa-ken) nello Shikoku (四国) una delle quattro isole principali del Giappone; nelle città di Hiratsuka (平塚市 Hiratsuka-shi) prefettura di Kanagawa (神奈川県 Kanagawa-ken) e Takaoka (高岡市) prefettura di Toyama (富山県). È famoso anche il festival Tanabata della città di Sendai (仙台市) prefettura di Miyagi (宮城県) che ha luogo un mese più tardi, il 7 agosto, più vicino al periodo dell'anno in cui la festa di Tanabata veniva osservata secondo il calendario lunare.
Quando Tanabata si avvicina le strade commerciali ed altri luoghi si addobbano con belle decorazioni tipiche di questa festa per attirare i clienti.
La leggenda di Tanabata
Tanabata no densetsu 七夕の伝説
La leggenda di Tanabata è stata importata dalla Cina e narra di due stelle amanti, la Tessitrice ed il Bovaro (Vega e Altair), che potevano incontrarsi solo una volta all’anno attraversando la Via Lattea nella settima notte della settima lunazione. In quell’occasione in Cina si teneva una grande festa popolare. Passata in Giappone la leggenda si fuse con quella locale di Tanabatatsume, la tessitrice degli dei e divenne la festa di Tanabata.
Esistono molte varianti della leggenda di Tanabata. Eccone una:
Su una delle rive della Via Lattea, che brilla nel cielo notturno, viveva una fanciulla di nome Orihime. Ella era la figlia del Dio del Cielo e passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti per le divinità. Le stoffe che tesseva Orihime erano molto belle e perciò molto apprezzate tra gli dei del cielo. Lavorava giorno e notte, senza avere mai un attimo di sosta e realizzava abiti sempre più belli e splendidi. Lavorava talmente tanto da non avere il tempo di pensare a sé stessa, ai propri interessi e neanche all’amore.
Così, gli dei del cielo, preoccupati perché Orihime pensava solo al lavoro e sembrava che non le importasse dell’amore, decisero di farla sposare con un giovane di nome Hikoboshi che viveva sull’altra sponda della Via Lattea. Hikoboshi come attività faceva pascolare buoi, era un grande lavoratore e anche lui non pensava ad altro che a svolgere il suo lavoro.
Su una delle rive della Via Lattea, che brilla nel cielo notturno, viveva una fanciulla di nome Orihime. Ella era la figlia del Dio del Cielo e passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti per le divinità. Le stoffe che tesseva Orihime erano molto belle e perciò molto apprezzate tra gli dei del cielo. Lavorava giorno e notte, senza avere mai un attimo di sosta e realizzava abiti sempre più belli e splendidi. Lavorava talmente tanto da non avere il tempo di pensare a sé stessa, ai propri interessi e neanche all’amore.
Così, gli dei del cielo, preoccupati perché Orihime pensava solo al lavoro e sembrava che non le importasse dell’amore, decisero di farla sposare con un giovane di nome Hikoboshi che viveva sull’altra sponda della Via Lattea. Hikoboshi come attività faceva pascolare buoi, era un grande lavoratore e anche lui non pensava ad altro che a svolgere il suo lavoro.
Non appena i due si conobbero si innamorarono perdutamente l’uno dell’altra. Fino a quel momento avevano pensato solo al lavoro e non avevano mai assaporato le gioie dell’amore ma ora, presi dal profondo sentimento che provavano, dimenticarono completamente i loro doveri, il loro lavoro e gli altri Dei. La loro unica ragione di vita sembrava essere diventata l’amore e la passione.
Arrivarono al punto di trascurare completamente i loro compiti: così la mandria di buoi abbandonata a sé stessa dimagrì eccessivamente e agli dei cominciarono a mancare gli abiti e le stoffe fino a quel momento confezionati da Orihime. Vedendo tutto ciò il Dio del Cielo si infuriò e decise che i due amanti andavano separati.
“Fate in modo di separarli affinché ritornino ai loro compiti e riflettano sulla vita condotta finora!”, chiese il Dio del Cielo alle altre divinità. Gli dei del cielo separarono così Orihime e Hikoboshi permettendogli però di incontrarsi una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.
Arrivarono al punto di trascurare completamente i loro compiti: così la mandria di buoi abbandonata a sé stessa dimagrì eccessivamente e agli dei cominciarono a mancare gli abiti e le stoffe fino a quel momento confezionati da Orihime. Vedendo tutto ciò il Dio del Cielo si infuriò e decise che i due amanti andavano separati.
“Fate in modo di separarli affinché ritornino ai loro compiti e riflettano sulla vita condotta finora!”, chiese il Dio del Cielo alle altre divinità. Gli dei del cielo separarono così Orihime e Hikoboshi permettendogli però di incontrarsi una volta soltanto nella notte del settimo giorno del settimo mese dell’anno.
Il 7 luglio uno stormo di gazze arriva volando e crea con i loro corpi un ponte sulla Via Lattea che di solito non può essere attraversata. Così Orihime e Hikoboshi, dopo un anno di lavoro e fatica, attraversato il ponte, possono finalmente ritrovarsi.