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Ōmisoka

Cultura > Società giapponese
Ultimo giorno dell'anno, Ōmisoka 大晦日

Ōmisoka è la parola giapponese che indica il 31 dicembre, la vigilia di Capodanno. Con misoka si intende il 30 del mese (e più in generale, l'ultimo giorno del mese), mentre ōmisoka è, appunto, l'ultimo giorno dell'anno. Questa è una giornata molto importante nella tradizione giapponese, in quanto è il giorno che precede la più famosa festività dell'anno: 正月 shōgatsu, il Capodanno.

Uno dei compiti principali da compiere prima di Capodanno è pulire l'intera casa, un rito chiamato 大掃除 ōsōji, che significa letteralmente "grandi pulizie". Dopo le pulizie si passa a decorare la casa con abbellimenti beneauguranti.

Anticamente l'inizio dei vari preparativi in vista del nuovo anno, chiamato 事始め koto hajime (letteralmente "inizio delle attività"), era fissato al 13 dicembre. Tuttora la pratica è ampiamente osservata nella regione del Kansai, in particolare tra le persone di teatro.

Naturalmente anche la gente comune pulisce le case per salutare il nuovo anno, ma non c'è un giorno preciso per iniziare: il 13 è troppo presto e così, di solito, si fa verso la fine dell'anno, tra il 25 e il 28 dicembre. Forse, più che accogliere il nuovo anno, ora si fa con l'obiettivo pratico di pulire la casa in modo accurato.

Anticamente durante l'
inizio dei vari preparativi in vista del nuovo anno, chiamato 事始め koto hajime (letteralmente "inizio delle attività"), era fissato al 13 dicembre. Tuttora la pratica è ampiamente osservata nella regione del Kansai, in particolare tra le persone di teatro.
Naturalmente anche la gente comune pulisce le case per salutare il nuovo anno, ma non c'è un giorno preciso per iniziare: il 13 è troppo presto e così, di solito, si fa verso la fine dell'anno, tra il 25 e il 28 dicembre. Forse, più che accogliere il nuovo anno, ora si fa con l'obiettivo pratico di pulire la casa in modo accurato.
Anticamente durante l'ōmisoka il capofamiglia si recava nel santuario di famiglia e attendeva lì tutta la notte aspettando il nuovo anno. Oggi dalla notte dell'ōmisoka, alla mattina di Capodanno (detta 元旦 gantan "l'alba di Capodanno"), fino al 3 gennaio, molte persone si recano in visita ad un santuario scintoista o ad un tempio buddista per la prima visita al tempio e dicono preghiere per il nuovo anno.

Questa visita prende il nome di 初詣 hatsumōde. Nella notte dell'ultimo giorno dell'anno in tutti i templi buddisti del paese vengono fatte suonare le campane che annunciano il nuovo anno: le 除夜の鐘 jōya no kane ("scampanio dell'ultima notte dell'anno") con 108 rintocchi.

Questo originariamente era un rito buddista cinese, poi trasmesso in Giappone e questo numero è la somma dei 12 mesi dell'anno solare, delle 24 suddivisioni stagionali (節気, sekki) secondo il vecchio calendario lunare e dei 72 climi stagionali (季候, kikō
), una ulteriore suddivisione di ogni sekki, della durata di 5 o 6 giorni, che informa di lievi movimenti della flora o della fauna, sempre secondo il vecchio calendario. Si dice, inoltre, che il numero 108 esprima il numero delle passioni umane e, secondo una leggenda, per eliminare tali passioni terrene accumulate durante l'anno appena trascorso, si deve far risuonare ogni campana per 108 volte.

Le campane iniziano a suonare intorno alle 22:30 e continuano fino a dopo mezzanotte. Suonano molto lentamente perché ogni riverbero si deve spegnere prima che l'altro rintocco inizi e per questo ci impiegano circa un'ora e mezzo. Infine, la sera dell'ōmisoka è tradizione mangiare il 年越しそば toshikoshi soba ("il soba della vigilia di Capodanno"), vermicelli fatti con grano saraceno, uova e igname in brodo generalmente caldo.

I soba essendo lunghi e sottili augurano una vita altrettanto lunga; si tagliano facilmente e nello stesso modo si può facilmente eliminare la sfortuna o gli eventi negativi capitati nell'anno appena trascorso; e sono fatti di grano saraceno facilmente digeribile che pulendo l'intestino ed il corpo ci prepara all'arrivo del nuovo anno.
Minasan, yoi o-toshi o! みなさん、よいお年を! Buon Anno a tutti!


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